“Quanto ne sai del ciclo mestruale?” è il piccolo questionario che nasce dalla curiosità di sapere quanto conoscono gli uomini cis dell’esprienza delle mestruazioni.
Disclaimer necessario: Per questioni tecniche, abbiamo scelto una quantità minima di soggetti che ci rendiamo conto che non può rappresentare un campione significativo. La nostra breve analisi dei dati per tanto non vuole produrre generalizzazioni di alcun tipo ma solamente riportare le risposte ottenute.
La scorsa settimana abbiamo riportato sui nostri canali Facebook e Instagram un carosello riassuntivo di alcune delle risposte ricevute. Come promesso, oggi approfondiremo qui i riscontri ottenuti dalle domande aperte:
- Secondo te cosa si può fare e non fare durante le mestruazioni?
- Quanto pensi influisca il ciclo sulla vita delle persone con utero?
- Se dovessi essere padre come spiegheresti a tua figlia il ciclo mestruale?
Secondo te cosa si può fare e non fare durante le mestruazioni?
Alcuni esempi
Tutto o quasi:
- Non si può fare pipì in mare, si può fare tutto.
- In teoria si può fare tutto.
Dipende è soggettivo:
- Credo sia un fenomeno davvero soggettivo, conosco persone che con il ciclo non escono di casa e altre che comunque vanno ad allenarsi in piscina, dunque non saprei, non so se c’è qualche pratica che è proprio non sicura da svolgere durante il periodo delle mestruazioni.
- Sicuramente non si può donare il sangue durante le mestruazioni in quanto ci sono già ingenti perdite di sangue. Bisogna stare attente alle variazioni drastiche di temperature, quindi fare attenzione se si va al mare per esempio o entrare in sauna. Tendenzialmente credo che le attività normali giornaliere possono essere svolte nella loro totalità.
Risposte che prevedono avere rapporti sessuali e la gravidanza:
- Non si può (o comunque è consigliabile) non fare sport, o attività estremamente impegnative dal punto di vista fisico. Si può ovviamente fare sesso.
- (Non si può) Rimanere incinta. Poi, da quanto dicono le pubblicità, con i tamponi ed assorbenti moderni si può fare di tutto senza rischio di perdite.
- Si può fare tutto con le giuste accortezze e dolori permettendo. L’unica cosa che è quasi impossibile è rimanere incinta anche se c’è una piccola probabilità.
- Sì al sesso. No, salvare una città.
Fare il bagno:
- Sicuramente non il bagno.
Facciamo chiarezza
“Non si può donare il sangue durante le mestruazioni”.
Tra i tanti falsi miti sul ciclo mestruale, c’è quello relativo alla donazione del sangue. Dal sito dell’AVIS leggiamo infatti che «Non è formalmente prevista una sospensione dalla donazione di sangue intero durante la fase mestruale».
Tuttavia, non è sempre possibile donare il sangue durante le mestruazioni. Dipende dalle condizioni delle singole persone, non sono tanto le perdite consistenti ad essere un ostacolo, quanto i parametri ematologici e lo stato di salute del soggetto donatore. Per cui è consigliabile valutare la possibilità di donazione caso per caso.
“Non si può rimanere incinta”
Attenzione! Questo è un falso mito sul ciclo mestruale possibilmente pericoloso. Non possiamo dire che è impossibile rimanere incinta durante le mestruazioni, anche se la probabilità è comunque molto bassa. Da ISSalute riportiamo: «Gli spermatozoi possono infatti sopravvivere nelle vie genitali femminili fino ad 1 settimana dopo il rapporto, mantenendo per tutto questo tempo la capacità di fecondare l’ovulo al momento dell’ovulazione».
Quanto pensi influisca il ciclo sulla vita delle persone con utero?
Alcuni esempi
Abbastanza/Mediamente:
- Penso che, dalle esperienze che mi sono state raccontate, i dolori, il dover stare attenti alle perdite e al cambiare gli assorbenti abbia un’influenza abbastanza importante sulla vita di chi ha un utero.
- Penso influisca abbastanza. Già il cambiamento ormonale penso che influenzi a livello emotivo e mentale.
Poco:
- Ma persone con utero intendete le donne? Fa un po’ ridere chiamarle “persone con utero” a meno che non si possa impiantare un utero su individui di sesso maschile. Ad ogni modo a livello fisico non credo influisca.
- Sicuramente non è piacevole, ma per me influisce poco.
Dipende, è soggettivo:
- Dipende dalla condizione sociale.
- Dipende da come la vivono. Per qualcuna può essere solo un doversi prendere cura della propria igiene ecc. Per altre che magari la vivono come un tabù o qualcosa di cui vergognarsi potrebbe essere davvero complesso da gestire.
- Lo usano per saltare educazione fisica.
Molto:
- Influisce tanto quanto influisce la rasatura nelle persone con barba: è una rottura!
- Beh è una bella rottura di scatole, condiziona molto nel quotidiano.
Facciamo chiarezza e riflettiamo
Sicuramente il ciclo ha una valenza importante durante la vita di una persona con utero, il grado d’intensità è però soggettivo. I fattori da considerare sono certo molteplici. Non so quanto sia possibile paragonarlo alla rasatura della barba, che pur essendo un’attività che insorge forse quantitativamente più volte nella vita di un individuo, non comporta i dolori dei crampi mestruali, i disagi degli sbalzi ormonali e le difficoltà personali legati a sedimentati tabù culturali che portano tante persone ancora oggi a non parlare del ciclo, o magari a parlarne poco, o ancora a nascondere gli assorbenti come fossero merci proibite (soprattutto in presenza di soggettività maschili).
Per quanto riguarda la riflessione sulle “condizioni sociali” di una persona con utero che si trova ad affrontare ogni mese all’insorgere delle mestruazioni, non possiamo ignorare il peso economico che una necessità fisiologica comporta. Da gennaio 2024 in Italia abbiamo visto raddoppiare l’IVA su prodotti igienici come assorbenti e pannolini. Il passaggio dal 5% al 10% rappresenta un carico significativo: «ogni anno una donna in età fertile spende in media in Italia tra i 130 e i 150 euro per gli assorbenti. Con il nuovo aumento dell’Iva, l’imposta peserà in media per 15 euro all’anno, ovvero circa 7,5 euro in più rispetto allo scorso anno, quando era al 5%». (Fonte: Quotidiano nazionale, Economia)
Riguardo alla domanda “Ma persone con utero intendete le donne?” Rispondiamo che è importante parlare di persone con utero e non di donne perché anche gli uomini trans e le persone non binarie hanno il ciclo mestruale e non tutte le donne lo hanno. L’accesso alle informazioni e ai mezzi necessari per l’igiene mestruale deve essere un diritto di tutte le persone.
Se dovessi essere padre come spiegheresti a tua figlia il ciclo mestruale?
Alcuni esempi
Non lo so/Risposte non pervenute:
- Non sarò mai padre.
- Credo che improvviserei, la verità è che non lo so
Con tranquillità, è una funzione fisiologica naturale:
- Che è una cosa normale, e fa parte del ciclo naturale della vita. Per poi prenderla in giro poiché in quanto uomo il massimo di scocciatura che avrò e radermi ogni mattina.
- Ti uscirà il sangue.
- Penso di essere il più sincero possibile su ciò che è e sulla funzione che ha, ricordando però che essendo un uomo non posso comprendere al 100% che tipo di esperienza sia e cosa comporta.
Chiedi alla mamma/un’altra donna:
- Lo spiegherei insieme a mia moglie, intervenendo nella discussione solo quando mia figlia me lo richiederebbe.
- È normale, fa parte della crescita, vuoi saperne di più dici? Aspetta, caraaaaaa!
- Preferirei che a spiegarglielo fosse un’altra donna.
- Succederà quello che succede a tua madre.
*usiamo qui donna e non persona con utero in riferimento alle risposte date.
Spiegoni scientifici/Video/Documentazione/Ginecolog3:
- Mi documenterei e lo farei con dolcezza e senza considerarlo un tabù.
- La porterei da una ginecologa.
- In modo tecnico probabilmente dicendole che se i suoi ovuli non vengono fecondati al termine di ogni ovulazione il suo corpo si libererà del materiale in eccesso. E le direi che è perfettamente normale avere piccoli dolori o mal di testa o sentirsi stanchi.
- Con dei video.
Riflettiamo
Riguardo ai risultati emersi su quest’ultima domanda dobbiamo dire che ci aspettavamo inizialmente un numero maggiore di risposte che prevedono di scaricare un po’ o del tutto la “responsabilità genitoriale” di informare dell’imminente e inevitabile arrivo delle mestruazioni nella sua vita alla figura materna o altre figure femminili. Abbiamo notato invece che le risposte in questo senso sono state relativamente poche (10 su 50), o comunque inferiori al numero prefigurato.
Piacevole sorpresa è stata inoltre leggere le risposte che fanno emergere la volontà di informarsi in modo consapevole e di illustrare “dolcemente” cosa comporta il ciclo mestruale per le persone con utero a eventuali giovan3 figl3, accompagnando magari la propria spiegazione a quella di specialist3 del settore o di video istruttivi.
Siamo complessivamente soddisfatt3 per le risposte ricevute, per la partecipazione riscontrata e le riflessioni mosse intorno all’argomento del ciclo mestruale. Anche questa attività concorre agli obiettivi prefissati dal progetto “Assorbire il cambiamento” che prevede:
- La campagna di raccolta assorbenti per il carcere, iniziata due anni fa, con la collaborazione di altre realtà del terzo settore romano, quest’anno prende il via sotto nuove vesti grazie al progetto “Assorbire il cambiamento”, a sua volta parte del più ampio progetto “POSTER. Pratiche oltre gli stereotipi”.
- Laboratori e incontri all’interno di Istituti femminili per promuovere maggiore consapevolezza sulle tematiche riguardanti il ciclo mestruale e la conoscenza dei “nuovi” prodotti igienico sanitari più ecologici quali coppetta, slip e mutande assorbenti.
L’obiettivo è quello di portare un beneficio concreto alle persone recluse grazie alla donazione di materiali sanitari, di accendere l’attenzione della società, delle istituzioni e della cittadinanza sulla condizione delle donne recluse, nonché di raggiungere un cambiamento sistemico della questione affrontata.
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