Percorsi di rinascita per donne e bambin3 in condizioni di marginalità
TIZIANA
Il 14 febbraio 2025, presso l’Università Roma Tre, si è tenuto il convegno Libere di Scegliere, un evento di grande rilievo che ha presentato i primi risultati della ricerca condotta nell’ambito del progetto PRIN PHOENIX. Questo studio, finanziato come Progetto di Ricerca di Interesse Nazionale, vede la collaborazione delle Università di Firenze, Roma Tre e Foggia, con l’obiettivo di indagare e contrastare la marginalità femminile.
Il cuore della ricerca: comprendere e supportare le donne in condizioni di vulnerabilità
Le relatrici, coordinatrici del lavoro di ricerca, hanno condiviso esperienze profonde ed emozionanti emerse dall’incontro con donne ospitate in case di accoglienza o rifugio. Attraverso interviste dirette, si è evidenziato come l’interazione con queste persone abbia trasformato non solo il loro percorso di ricerca, ma anche il loro approccio emotivo e relazionale.
Il progetto PRIN PHOENIX si propone di creare reti di accoglienza efficaci, capaci di contrastare il senso di solitudine e abbandono interiorizzato da chi ha vissuto maltrattamenti e violenze. Un aspetto chiave emerso durante il convegno è stato il ruolo del lavoro e dell’inserimento professionale come strumenti per restituire dignità e autonomia alle donne che vivono in condizioni di marginalità.
La Genitorialità consapevole e il percorso di sorellanza
Un punto di particolare interesse è stato il lavoro con madri che hanno subito violenza, mettendo in luce l’importanza di un percorso di acquisizione di una genitorialità consapevole e responsabile. La violenza subita, infatti, influisce non solo sulla donna, ma anche sulle sue risorse per crescere i/le propr3 figl3 in un ambiente sicuro.
Le interviste sono state vissute come un momento di sorellanza, un’occasione in cui le persone hanno potuto trovare solidarietà, ascolto e consapevolezza reciproca. Questo ha sottolineato il ruolo cruciale delle ricercatrici non solo come studiose, ma anche come figure di supporto e vicinanza.
La formazione del personale e la riprogettazione dei servizi
Un altro aspetto fondamentale emerso dal convegno è stato il nodo della formazione del personale che opera nei centri di accoglienza. Il progetto mira a individuare le competenze essenziali per chi lavora con donne vulnerabili, fornendo strumenti adeguati per affrontare le sfide della marginalità femminile.
L’area di lavoro privilegiata è stata l’intervista e la raccolta di dati attraverso un percorso esclusivamente orale. Dai risultati è emersa la necessità di ripensare e ampliare i servizi dedicati, non solo per sostenere le donne nel percorso di consapevolezza della loro condizione, ma anche per accompagnarle verso l’emancipazione.
Donne e detenzione: oltre lo stigma
Un tema particolarmente delicato affrontato nel convegno è stato quello della detenzione femminile. Il carcere, oltre alla pena, porta con sé lo stigma della donna colpevole, aggravato dal senso di abbandono che le madri detenute provano nei confronti dei/lle figl3.
Anche in questo contesto emerge la necessità di una nuova progettazione educativa, che permetta alle donne di ripensare alle proprie aspirazioni e di acquisire consapevolezza della loro condizione. Il concetto di empowerment diventa essenziale per fornire strumenti di capacitazione che consentano alle donne di ricostruire la propria vita, dentro e fuori dal carcere.
Guardare al futuro: libere di scegliere
Il convegno ha posto l’accento sull’importanza di lavorare per il dopo, per il momento in cui queste donne dovranno riprendere in mano la propria vita. L’uso delle abilità apprese, il supporto delle reti sociali e l’inserimento lavorativo rappresentano le chiavi per una vera rinascita.
Il progetto PRIN PHOENIX non si limita a un’analisi della marginalità, ma si propone come un percorso concreto di riscatto, dando voce a chi troppo spesso viene lasciato ai margini e offrendo strumenti per una reale trasformazione personale e sociale.
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